Nessun genitore ama riconoscere che il proprio figlio è dislessico, ma una buona cura aiuta il bambino a non sentirsi un emarginato e a conviverci migliorando di giorno in giorno.
Che cos’è la dislessia?
È uno disturbo del neurosviluppo che riguarda la capacità di leggere, scrivere e calcolare nel modo corretto. Esso si manifesta durante l’inizio della scolarizzazione.
Vi sono quattro tipi di disturbi:
- la dislessia: si manifesta con la lettura ed è la difficoltà di decodificare il testo;
- la disortografia: si manifesta nella scrittura, quindi nella competenza ortografica e in quella fonografica;
- la disgrafia: si manifesta nella grafia ed è la difficoltà nell’abilità motoria della scrittura;
- la discalculia: si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.
Errori caratteristici un dislessico:
- l’inversione di lettere e numeri (ad esempio 24 al posto di 42);
- la sostituzione di suoni come la m e la n (ad esempio mano al posto di nano);
- la sostituzione di suoni scritti con la differenza di una sola gambetta: ad esempio muovo e nuovo;
- non riuscire ad imparare informazioni in sequenza come ad esempio le tabelline;
- difficoltà nei rapporti spazio temporali: ad esempio in alto, in basso; ieri, oggi e domani;
- non riuscire ad esprimere verbalmente ciò che si pensa in maniera chiara;
- difficoltà oculo-motoria: ad esempio allacciarsi le scarpe; tirare con le freccette;
- non riuscire ad avere un buon livello di concentrazione e attenzione;
- difficoltà di comprensione di un testo scritto;
- difficoltà a prendere appunti quando c’è l’insegnante che spiega, o scrive o ascolta.
Ultimamente anche il mondo dell’editoria si è avvicinato al mondo della dislessia (DSA) creando numerosi libri e collane per bambini con questo tipo di problema. Di certo non poteva esimersi anche l’autrice J. K. Rowling con l’ultima tappa della saga di Harry Potter che esce anche in un’edizione speciale: il testo del libro, per ora solo in lingua originale, verrà stampato in blu su uno sfondo di colore beige, la carta spessa e le lettere scritte più grandi, con un carattere uguale dall’inizio alla fine.
È una bellissima iniziativa, purtroppo questo genere di proposte arrivano sempre e solo dall’estero. Speriamo che anche l’Italia si adegui, seguendo le buone iniziative straniere.
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